Il pistone idraulico, disegnato nella figura 1, è tipicamente costituito da un tubo, chiuso da due terminali: il fondello e la testata. All'interno scorre uno stelo. Un estremo attraversa la testata e fuoriesce dal cilindro; l'altro estremo, che rimane interno, termina col pistone.

 

cilindro idraulico

 

Il pistone è collegato allo stelo stesso (vedi figura 2).

Quando si manda in pressione l'olio contenuto nel cilindro, si determina il movimento del pistone e dello stelo ad esso collegato:

così si sviluppa una forza capace di spostare un oggetto congiunto all'estremo esterno dello stelo.

 

cilindro idraulico

 

Problematiche di funzionamento del pistone idraulico  

Molto frequentemente, il pistone è congiunto allo stelo tramite un collegamento a filetto. In questi casi, per effetto delle sollecitazioni dinamiche e delle vibrazioni, il pistone che scorre all'interno del cilindro, può allentarsi e successivamente svitarsi, causando danni irreparabili al cilindro.

 

Le soluzioni ad oggi adottate

Per prevenire lo svitamento del pistone, i costruttori di cilindri hanno adottato personali soluzioni empiriche. Le più frequenti sono le seguenti:

  • utilizzo di una spina di collegamento, rappresentata nella figura 3 ;
  • l'applicazione di un collante “frenafiletti”,  figura 4;
  • l'inserimento di un grano, posto in varie posizioni, rappresentate nelle figure 5-6-7;

 

 

           cilindri idraulici       

 

 

    cilindri idraulici

 

Criticità delle soluzioni ad oggi adottate

Le soluzioni sopra descritte, presentano le seguenti criticità:

  • sono lavorazioni aggiunte al montaggio del pistone, che accrescono i tempi di lavoro ed innalzano i costi della produzione;
  • rendono difficoltoso e prolungato lo smontaggio del pistone, in fase di manutenzione;
  • non consentono il riutilizzo del pistone, successivamente alla rimozione dello stesso;
  • nei casi rappresentati nelle figure 5, 6, 7, viene compromesso anche lo stelo.

 

Il sistema Naldoni e Biondi

Per eliminare le criticità sopra elencate ed offrire soluzione alle problematiche di funzionamento, la Naldoni e Biondi ha realizzato il pistone denominato “autobloccante”, rappresentato nelle figure NB1 e NB2.

 

Pistone autobloccante Naldoni e Biondi

 

Caratteristiche costruttive del pistone autobloccante Naldoni e Biondi

Il pistone autobloccante realizzato dalla Naldoni e Biondi S.r.l. è caratterizzato da un collare realizzato in nylon, inserito a termine del filetto che serve a collegare lo stelo col pistone. La posizione del collare è  garantita dalla ribattitura realizzata a pressione con apposito stampo, prodotta nella parte inferiore del pistone.

 

Peculiarità del pistone autobloccante Naldoni e Biondi

In fase di montaggio del pistone, il filetto dello stelo penetra lo spessore del nylon, tracciando

solchi autofrenanti, che bloccano ogni possibilità di rotazione del pistone. Vedi figura 2

 

 

Pistone autobloccante montato

 

Vantaggi del pistone autobloccante Naldoni e Biondi

 

Questo sistema autobloccante:

  • evita la possibilità di svitamento del pistone e garantisce il serraggio dello stesso;
  • elimina lavorazioni aggiunte e riduce drasticamente i tempi di montaggio;
  • facilita lo smontaggio, in fase di manutenzione;
  • consente il riutilizzo del pistone, dopo la rimozione  dello stesso;
  • salvaguarda l'integrità dell'asta;
  • non altera le dimensioni e la conformazione del pistone.